Ti è mai capitato di osservare con un certo orgoglio quel mobile un po’ storto che hai montato tempo fa e pensare “L’ho fatto io”? O di ricordare con affetto una torta venuta male ma preparata con le tue mani? Se sì, sappi che non sei un caso isolato perché è la tendenza delle persone a dare maggiore valore a oggetti che hanno contribuito a creare.
È come se l’impegno personale, anche minimo, attivasse un meccanismo che “colora” il risultato con una luce diversa. Quel mobile montato con fatica, quel progetto costruito passo dopo passo, anche se imperfetti, diventano unici, non perché siano oggettivamente migliori, ma perché portano la nostra impronta.
Questa non è solo un’abitudine mentale, ma una vera e propria distorsione cognitiva detta effetto IKEA, capace di influenzare profondamente il modo in cui valutiamo ciò che ci circonda. E per chi crea prodotti, esperienze o servizi, potrebbe essere l’occasione giusta per ripensare al coinvolgimento del cliente sotto una nuova prospettiva.